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sabato 3 gennaio 2009

Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà

L'Eucarestia 2


Luminose e precise sono state le parole dette dalla Madonna di Fatima ai tre Pastorelli nella terza Apparizione del 13 luglio 1917 alla Cova de Iria.
Le parole della Madonna furono queste: «Alla fine, il mio Cuore Immacolato trionferà». La Madonna disse queste parole dopo aver fatto vedere la realtà spaventosa e terrificante dell’inferno ai tre pastorelli di Fatima, Giacinta, Francesco e Lucia, e dopo avere spiegato che per salvare i peccatori dall’inferno «Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato», promettendo che sarebbe venuta a chie-dere anche «la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati del mese».
Se non si ascolteranno le richieste della Madonna, in effetti, avverrà la catastrofe perché il comunismo «spargerà i suoi errori nel mondo, provocando guerre e persecuzioni alla Chiesa». Ma, nonostante ciò, la promessa della Madonna è decisa e ferma, perché «al-la fine, il mio Cuore Immacolato trionferà».
Il "Trionfo del Cuore Immacolato": un sogno o una realtà?
La risposta a questa prima domanda cruciale non può venirci che da Fatima. E la risposta non può che essere affermativa, ossia: il "Trionfo del Cuore Imma-colato sarà una realtà", sotto gli occhi degli uomini sulla terra.
Infatti, da tutto l’insieme del Messaggio di Fatima appare chiaro che per il "castigo" la Madonna afferma che noi possiamo evitarlo se non offendiamo più il Si-gnore con tanti peccati, adoperando i mezzi da Lei stessa proposti e raccomandati, ossia: la penitenza e la preghiera (specie il Santo Rosario), la Devozione al Cuore Immacolato e la pratica della Comunione riparatrice nei primi sabati del mese.
Per il "Trionfo del Cuore Immacolato", invece, la Madonna non pone condizioni di sorta, perché esso avvenga, ma fa capire con chiarezza che, in ogni caso - con la corrispondenza o con la in corrispondenza de-gli uomini alle sue richieste -, il Trionfo del suo Cuore Immacolato ci sarà, a conforto e a gioia di tutti gli uomini.
Ben a ragione, difatti, è stato scritto da un esperto di Fatima come don Joao Scognamiglio Cla’ Dias, che se «le richieste della Madre di Dio non sono state soddisfatte», e intanto «gli uomini continuano a peccare in progressione sempre più allarmante», viene spontaneo chiedersi: «Quali ragioni abbiamo per credere che la Madonna darà compimento alla sua promessa?».
Don Joao risponde con chiarezza: «Sono le sue stesse parole: la Santissima Vergine pone condizioni soltanto per evitare il castigo, non tuttavia per fare tri-onfare il suo Cuore Immacolato. Per quanto riguarda questo, il testo del messaggio non lascia dubbi. Dopo l’annuncio di una successione di calamità che avver-rebbero all’umanità nel caso che questa non si convertisse, la Madonna conclude categoricamente, senza anteporre alcuna condizione: "Alla fine, il mio Cuore Immacolato trionferà"»; e poco prima don Joao ha scritto che questo «è l’annuncio della Sua vittoria sull’impero del male, ossia il Regno di Maria, previsto da San Luigi Maria Grignion di Montfort e da diversi altri santi», e perciò «in questo inizio di millennio, che sprofonda nei peccati più abominevoli, la promessa celestiale della Madonna ci deve incoraggiare e dare speranza».
Possiamo tutti rassicurarci ed esultare, quindi: il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria in ogni caso ci sarà e donerà al mondo intero un periodo di pace per la rifioritura della vita cristiana a beneficio di tutta l’umanità. Per questo, tutti noi dovremmo unirci all’offerta di Suor Lucia di Fatima scritta nel suo Testamento spirituale con queste parole: «Offro la mia vita per la Chiesa, per il mondo, per il trionfo del Cuore Immacolato di Maria quale unico traguardo di salvezza per ogni creatura redenta dal sangue di Cristo».
Come potrà avvenire il “Trionfo del Cuore Immacolato”?
La domanda è davvero cruciale, costatando tutti che, senza la corrispondenza degli uomini alle richieste pressanti della Madonna di evitare le offese a Dio con i peccati, adoperando i mezzi, da Lei proposti e raccomandati, della «Preghiera e Penitenza», della re-cita giornaliera del «Santo Rosario», della «devozione al Cuore Immacolato di Maria», della pratica della «Comunione riparatrice nei primi sabati del mese», vuol dire che per la realizzazione del «Trionfo del Cuore Immacolato di Maria» sarà necessaria una puri-ficazione di incommensurabile portata e potenza che investa l’intero genere umano.
La visione della terza parte del Segreto, infatti, presenta l’angelo in atto di lanciare la «spada di fuo-co» per incendiare il mondo, e fa ben capire, scrive il Borelli, «che il mondo è in una tale situazione spirituale e morale da meritare un simile castigo», e se è vero che la Madonna ferma con la sua mano quella «spada di fuoco», «Ciò sta a significare che la Ma-donna ha disegni di misericordia nei riguardi del mondo e vuole dargli una opportunità di salvezza, ma bi-sogna che l’umanità riconosca i suoi peccati e faccia penitenza. […] E il fatto che l’angelo "con voce forte" ripeta il grido "Penitenza" per ben tre volte, indica che non si tratta di una penitenza fatta con superficialità di spirito, ma di una penitenza seria, che ci coinvolga in una profonda conversione. Il che ancora una volta ri-
vela la gravità dello stato di allontanamento da Dio in cui l’umanità si trova…».
Non meno grave, inoltre, è la situazione interna della Chiesa dagli anni del post-Concilio fino a questi primi anni del ventunesimo secolo. Basti qui ricordare il Papa Paolo VI che parlava del «processo di autodemolizione nella Chiesa durante la crisi post-conciliare» (Discorso del 7 dicembre 1968), e alcuni anni dopo lamentava come «da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio» (Discorso del 29 giugno 1972), mentre il Papa Giovanni Paolo II ha denunciato ad alta voce gli errori in campo morale che circolavano nella Chiesa «nell’ambito delle discussioni teologiche postconciliari» (Enciclica Verita-tis splendor, 1993, n. 29), così come aveva messo in guardia dagli errori della Teologia della liberazione.
«Quindi - conclude ancora il Borelli - è tutto il mondo secolarizzato e senza morale dei nostri giorni che si solleva contro Dio e la Chiesa: basti pensare all’aborto, all’amore libero, alle unioni civili di omo-sessuali in procinto di legalizzazione un po’ dappertut-to, agli attentati alla proprietà privata, all’egualitarismo più radicale che rifiuta persino le differenze so-ciali giuste e proporzionate. Insomma, un mondo erettosi contro Dio e la Chiesa».
Ma se questa è la condizione così grave della Chiesa in dissesto interno e del mondo dominato dall’allontanamento e dal rifiuto di Dio, come potrà mai avvenire il "Trionfo del Cuore Immacolato di Ma-ria"? Risponde ancora don Joao dicendo: «Come si arriverà a questa vittoria finale sul peccato non lo sappiamo, né sembra lo abbia rivelato la Madre di Dio. È solo certo che coloro che soddisferanno le sue richieste si salveranno, e molto probabilmente saranno chiamati a partecipare al magnifico trionfo della Regina dell’Universo».
Per affrettare e partecipare al "Trionfo del Cuore Immacolato di Maria", tuttavia, è indispensabile corrispondere alle richieste della Madonna con ogni impegno e fedeltà, lottando senza soste contro ogni peccato, nella fedeltà ai Comandamenti di Dio, adoperando con sollecitudine e amore i mezzi dalla Madonna stes-sa indicatici, ossia: la generosa penitenza, l’incessante preghiera (specialmente il Santo Rosario quotidiano), la fervente devozione al Cuore Immacolato di Maria, la pratica della Comunione riparatrice nei primi sabati del mese.
Quando avverrà il "Trionfo del Cuore Immacolato di Maria"?
Vorremmo tutti sapere il tempo cronologico dell’avvento del "Trionfo del Cuore Immacolato di Maria". E invece non ci è dato di conoscerlo. Si potrebbe pensare che il centenario delle Apparizioni del-la Madonna a Fatima (il 2017) possa segnare una data cronologica di arrivo del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria, quasi un coronamento dell’evento-Fatima nella nostra storia. Ma, molto più importante del tem-po cronologico, in realtà, è il tempo spirituale in cui avverrà l’atteso "Trionfo", che deve impegnare il nostro interesse e la nostra corrispondenza.
Le parole della Madonna, «Alla fine, il mio Cuore Immacolato trionferà», colte nella realtà di questa attuale debacle terribile della Chiesa e della società, del-la fede e della morale, presenta la «prospettiva di una riconquista sociale del Cristianesimo», scrive Corrado Gnerre, per mezzo di «un ritorno del mondo a Dio, di una forte riscristianizzazione della società. Questo sul-la scia di autorevoli opinioni e rivelazioni private che vanno da san Luigi Grignion de Montfort, a san Giovanni Bosco, fino a san Massimiliano Maria Kolbe e oltre». E noi siamo chiamati a lavorare per cooperare fattivamente a questa realizzazione del "Regno di Ma-ria", foriero del "Regno di Gesù" sulla terra.
L’allora cardinale Ratzinger, nel suo commento teologico alla presentazione della terza parte del Se-greto di Fatima (nel 2000), alla domanda sul significa-to del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria, - «Che cosa significa?» - rispose così: «Il cuore aperto a Dio, purificato dalla contemplazione di Dio è più forte dei fucili e delle armi di ogni specie. Il fiat di Maria, la parola del suo Cuore, ha cambiato la storia del mondo, perché essa ha introdotto in questo mondo il Salvato-re, perché grazie a questo "Sì" Dio poteva diventare uomo nel nostro spazio e tale ora rimane per sempre». Il Fiat di Maria nel nostro cuore, dunque, esprimerà l’avvento e la realizzazione del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria. È necessario che ognuno di noi sappia ben lavorare per questo.
C’è da pensare, inoltre, che la definizione dogma-tica della Mediazione materna o Maternità spirituale di Maria quale Corredentrice, Mediatrice e Avvocata universale aprirebbe le porte alle invadenze della grazia in tutti i cuori degli uomini, scuotendo e impegnando ognuno alla restaurazione della vita cristiana per la rifioritura della Chiesa e della Cristianità, con tutti i benefici incalcolabili che si riverseranno sulla società intera «per un periodo di pace sulla terra», se-condo le parole confortanti della Madonna. Si può pensare, per questo, al valore dell’importantissimo Simposio Mariologico Internazionale sulla "Corredentrice" tenuto proprio a Fatima nel maggio 2005, con la partecipazione di circa dieci Cardinali, più di trenta Vescovi (venuti da ogni parte del mondo) e di un gruppo qualificato di teologi americani, italiani, spagnoli, tedeschi. Il grande Simposio Mariologico si concluse con il "Votum" da presentare al Sommo Pontefice Benedetto XVI, come è stato fatto, per ottenere la definizione dogmatica della Maternità di Maria quale Corredentrice, Mediatrice e Avvocata. Ma quanto c’è da pregare, soffrire e offrire per ottenere questo immenso dono!
Il Cuore Immacolato della Corredentrice, Mediatrice e Avvocata è la nostra speranza, la nostra salvezza, la nostra pace. 
di Padre Stefano M. Manelli, FI
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